martedì 27 gennaio 2015

27 Gennaio, Obbedienza e Violenza



Se ieri nei campi di concentramento, e fuori, la Violenza
è stata possibile, d’ogni tipo, dalla riduzione
della persona a oggetto fino alla sua fisica eliminazione,
e se ancora oggi la Violenza genera i suoi esecutori di morte,
in tante parti del mondo, è perché gli uomini, per secoli,
sono stati abituati/addestrati più a credere, andar dietro
e obbedire a un Potere di un Altro,
e meno a credere, andar dietro e obbedire al Potere dell’Io.
Sì, Potere dell’Io. Personale. Tribunale dell’Io.
Anzi, ogni concessione al Potere di un Altro è una rinuncia
a sovranità/responsabilità personale. E con la rinuncia
al dovere del libero Tribunale dell’Io, si scivola a schiavo.

Quando la Costituzione recita “La sovranità appartiene
al Popolo” vuol dire che ogni persona, nella sua singolarità,
ha la sua parte di sovranità. Da gestire in libertà.
Senza obbligo di obbedienza di nessuna specie.
Quando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani recita
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. 
Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni 
verso gli altri in spirito di fratellanza” vuol dire che ogni persona,
nella sua singolare dignità, è responsabile di ogni sua libera personale 
azione nei confronti di chiunque. In ragione, in coscienza, in fratellanza.
E non potrà nascondersi dietro il dovere dell’obbedienza.

Scriveva don Milani, profeticamente:
Ci presentavano l'Impero [durante il Fascismo] come una gloria 
della Patria! Avevo 13 anni. Mi par oggi. Saltavo di gioia per l'Impero. 
I nostri maestri s'erano dimenticati di dirci che gli etiopici erano migliori 
di noi. Che andavamo a bruciare le loro capanne con dentro le loro donne 
e i loro bambini mentre loro non ci avevano fatto nulla. Quella scuola vile, 
consciamente o inconsciamente non so, preparava gli orrori di tre anni dopo. 
Preparava milioni di soldati obbedienti. Obbedienti agli ordini
di Mussolini. Anzi, per essere più precisi, obbedienti agli ordini di Hitler. 
Cinquanta milioni di morti … A dar retta ai teorici dell'obbedienza
e a certi tribunali tedeschi, dell'assassinio di sei milioni di ebrei 
risponderà solo Hitler. Ma Hitler era irresponsabile perché pazzo. 
Dunque quel delitto non è mai avvenuto perché non ha autore. 
C'è un modo solo per uscire
da questo macabro gioco di parole. Avere il coraggio di dire ai giovani
che essi sono tutti sovrani, per cui l'obbedienza non è ormai più una virtù, 
ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo 
né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno 
l'unico responsabile di tutto”.

Scriveva il pastore Walter Hochstadter, nell’estate del 1944, 
seguendo solo il Tribunale della sua coscienza cristiana, 
condannando l’assurda mentalità antisemita dell’intera Germania:
Viviamo in un’epoca dilaniata da idee folli e demoniache, come
nel Medioevo. Invece di immergersi nell’orgia delirante della caccia
alle streghe, la nostra epoca "illuminata" si concede un’orgia 
di maniacale odio per gli ebrei. Oggi questa follia è entrata nella fase acuta.
La chiesa, la comunità di Gesù Cristo, non può non riconoscerlo;
se non lo farà avrà mancato, così come mancò allora, al tempo
della caccia alle streghe. Oggi il sangue di milioni di ebrei massacrati, 
uomini, donne, bambini, grida vendetta al cielo. 
Alla chiesa non è consentito di tacere”.

Eppure uomini e donne ancora obbediscono al Potere di un Altro.
E generano violenza. D'ogni tipo, manifesta e subdola.
O no?

Severo Laleo 

1 commento:

  1. Leggere, studiare, informarsi, guardarsi intorno, riflettere a lungo senza i paraocchi del "proprio particulare", senza i paraocchi della paura e della mediocrità. Occorreranno generazioni....

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